Tutto il mondo è paese Covid-19 Aggiornamenti del 20 giugno 2020 Da Mosca, Mark Bernardini. La pandemia ha colpito e continua a colpire duro anche in Russia, anche se la situazione è ben diversa da come viene presentata nei principali media italiani, e comunque la-scia ben sperare. Partiamo dai puri dati numerici di raffronto tra i nostri due Paesi, che fanno statisti-ca. Il raffronto ha solo lo scopo di fornire un metro di paragone, ovviamente non è una gara. Come è noto, il rapporto della popolazione è di uno a due e mezzo, essendo 60 milioni gli abitanti in Italia e 150 milioni quelli in Russia. La densità media, però, è di 200 abitanti per kmq in Italia e di appe-na 8 in Russia. La pandemia è arrivata il 20 febbraio in Italia e il 5 marzo in Russia, esattamente due settimane dopo. Solo l’11 maggio la quantità di contagiati russi ha superato quelli italiani. Attualmente, siamo sopra al mezzo milione, e sopra ai 200 mila in Italia. Conseguentemente, è abbastanza logico che la quantità di guariti dal 28 maggio sia ben superiore: ad oggi, 350 mila in Russia e 200 mila in Italia. Finalmente, è indicativa la quantità di deceduti, che qui è davvero bassa: 8 mila in Russia, 35 mila in Italia. Per capire qualcosa di come stia evolvendo la situazione, è molto più importante, invece, riflettere sui dati giornalieri: circa 300 in Italia, poco meno di 8 mila in Russia, ma stava raggiungendo i 12 mila un mese fa, in costante calo da allora. I guariti giornalieri italiani sono un migliaio, e 10 mila quelli russi. Ossia, la tendenza positiva italiana, quando, dal 3 maggio, i guariti giornalieri hanno superato i conta-giati, dal 20 maggio si registra anche in Russia. I deceduti giornalieri in Italia sono una cinquantina (tutti ricordiamo il migliaio a fine marzo), 150 in Russia (non ha mai superato i 200). Un ultimo dato importante è quello dei contagiati attuali decurtati dei guariti e dei deceduti. La ten-denza alla riduzione è iniziata a metà aprile in Italia, scendendo dai 110 mila agli attuali 21 mila. In Russia, per ora siamo costantemente sui 230 mila da ormai tre settimane. Naturalmente, uno studio a parte andrebbe enunciato per quanto riguarda Mosca, ma non bisogna dimenticare che questa megalopoli da sola fa più abitanti di tutto il Belgio messo insieme, o, se si pre-ferisce, della Lombardia, due volte il Lazio, quattro volte Roma. Per il resto, le misure restrittive e di autoisolamento sono state simili un po’ ovunque, sempre sfalsate di un paio di settimane rispetto all’Italia, ma iniziate molto prima, e probabilmente è proprio a questo che è dovuta la bassa quantità di deceduti. Sono in corso da una settimana i test del vaccino su nume-rosi volontari, per ora i risultati sono più che soddisfacenti. L’obiettivo è quello di creare il vaccino en-tro l’estate, cioè prima di eventuali ricadute autunnali, da distribuire poi a titolo del tutto gratuito in tutto il Paese tramite le strutture ospedaliere pubbliche. Nel frattempo, si attende la riapertura delle frontiere ed il conseguente ripristino dei voli internaziona-li, ma questo logicamente dipende dalla situazione nei Paesi di tutto il mondo Telecountrynews la web tv fatta per Te con Te
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