Entrando nella libreria “Mondadori Bookstore” in Viale del Lavoro 4 a Ciampino, nell’Area Metropolitana di Roma, la sensazione che provo è piacevole: c’è ordine, colore, luce.
Una signora chiede consigli al gestore, ci tiene a dire che è nonna, racconta dei nipoti più piccoli ed è felice di acquistare qualcosa per loro. Trova quanto desidera e va via felice come solo i nonni sanno essere.
Un signore si sofferma per un po’ a curiosare fra i vari scaffali e poi acquista un “Premio Strega”.
Io osservo, poi mi intrattengo qualche minuto con il signor Roberto, titolare - insieme alla famiglia - della libreria, che appare molto disponibile.
“Come è nata l’idea di una libreria a Ciampino? Ne avevamo bisogno!”
A dire il vero non siamo nuovi nel campo, una volta la famiglia Caracuzzo aveva già qui una libreria conosciuta come negozio Buffetti. Abbiamo inoltre un altro punto vendita attivo lungo il corso di Albano Laziale.
Ascoltando il cognome, noto a Ciampino, mi tornano in mente situazioni di anni or sono.
“Vuol dire che giochiamo in casa, andiamo sul sicuro!”
Noi ci proviamo.
“Perché Mondadori? C’è qualche vincolo, qualche restrizione da parte della Casa Editrice?”
No assolutamente, la gestione è privata e trattiamo ogni richiesta che ci perviene.
“Quindi se non troviamo un libro lo possiamo ordinare”.
Sì! Senza problemi.
“Che differenza c’è tra acquistare con Amazon e acquistare nel negozio?”
Il contatto umano è fondamentale, un sorriso, un consiglio, la presentazione di una novità… Mentre cerchi un titolo ne scopri un altro. Il semplice toccare il libro con mano.
“Occorre a questo punto personale preparato, che sappia consigliare”.
Come le dicevo, in famiglia facciamo questo da anni.
“Fra poco si comincia con i testi scolastici”.
Siamo attrezzati anche per questo.
“è prevista qualche agevolazione, che so?, per bambini, per over 75…”
Al momento no. Però introdurremo qualche novità, qualche strenna, chiederemo l’intervento di qualche autore… Vedremo.
“Bene, grazie, questo luogo merita di essere sempre più frequentato”.
Prima di salutare faccio ancora un giro, mi pare di assaporare quanto scriveva Roberto Bolaño: «Leggere è come pensare, parlare con un amico, esporre le tue idee, ascoltare le idee degli altri, ascoltare musica, contemplare un paesaggio…»
Umberto Cetroni